LA STORIA DEL PRESEPIO DELLA ZOLFATARA
LA VERA STORIA DEL PRESEPIO DEL PRESEPIO DELLA ZOLFATARA
di Davide Santandrea
Nel 1986 La pro Loco guidata dal suo presidente e con il Parroco Don Libero Gardelli parteciparono al congresso dell'Associazione Amici del Presepio organizzato da Padre Giovanni Lambertini a Faenza. Lì al congresso fu premiato dal presidente nazionale dell'Associazione, Angelo Stefanucci, il più giovane e attivo presepista italiano Davide Santandrea, allora appena 19 enne. Il Presidente della Pro Loco e Don Libero si rivolsero al giovane premiato Santandrea, raccomandato da Padre Lambertini come il suo allievo fidato, per chiedere se poteva allestire il suo già noto presepio meccanico nelle grotte della Zolfatara. Ma vediamo di risalire a tutta la storia del Presepio della Zolfatara dalle origini ad oggi.
(foto del dépliant del congresso di Faenza e sotto foto della premiazione Davide Santandrea al congresso)
1982
LE
ORIGINI DEL PRESEPIO
Il presepio della Zolfatara, contrariamente a ciò che si può pensare, non nasce nel 1986, ma nel 1981 quando il Gruppo Speleo Club Forlivese, che un tempo si chiamava " Gruppo di Ricerche Minerali" (GRM) , che aveva già compiuto diverse ricerche minerarie all'interno della Solfatara, decise di passare la notte di Natale all'interno dell'antica miniera.
Anno 1982: 1° PRESEPIO NELLA ZOLFATARA Organizzato dal GRUPPO RICERCA MINERALI (GRM) di Forlì (Oggi Gruppo Speleo Club Forlivese) con la collaborazione della PRO LOCO di Predappio Alta. Un catellone scritto dal GRM ringrazia tutti coloro che hanno lavorato al presepio, compreso i membri della Pro Loco di allora.
La pro Loco, allora guidata da Leonardo Bartoletti e il parroco del paese Don Libero Gardelli vennero sapere dell'iniziativa e decisero di portare in dono, ai ragazzi rinchiusi nella miniera, uno spumante e un panettone. Si ricorda che in quella notte di Natale i ragazzi del gurppo di ricerche minerali (RN) oggi Gruppo Speleo Club e quelli della Pro Loco deposero una stella di Natale nella grotta chiamata " la Sala del Trono" Da quella iniziativa nacque lo scambio di idee che portò alla realizzazione del primo presepio della Zolfatara nel 1982.
A ricordare come andarono i fatti è lo stesso Leonardo Bartoletti: " Si trattava di un presepio molto modesto e umile, allestito dentro una sola grotta, nulla a che vedere con il presepio animato che venne realizzato negli anni seguenti. Non avevamo le statue del presepio e le chiedemmo in prestito al Parroco della Chiesa di Sant'Antonio a Predappio. Si trattava delle famose statue donate alla città da Mussolini, scolpite in legno d'Ortisei. Ricordo che avevamo una gran paura di rovinarle!"
Il presepio della Zolfatara del 1982 , affianco alla natività, in piedi si vedono due bambini, quello sulla destra è Tiziano, figlio di Agostino Costa. (Foto archivio Santandrea)
Una Natività umile e modesta componeva il primo presepio della Zolfatara nel 1982 (foto archivio Santandrea)
Ad allestire il primo presepio - continua a raccontare Leonardo Bartoletti - collaborarono con la pro loco i ricercatori del gruppo Speleo Club di Forlì ( ex gruppo di Ricerca Minerali) e il compianto Agostino Costa, già direttore del coro della Pasquella di Predappio Alta. Nel 1983 il presepio si allargò, non più una grotta ma in due. Ancora non c'era niente di animato e di meccanico ma i visitatori in quell'anno furono ben 4000.
I primi allestitori del presepio della Zolfatara nella foto: Ronchi Edio, Marchini Luciano e Costa Agostino con suo figlio Tiziano ( a sinistra) Anno 1982 ( foto archivio Santandrea)
Nella foto del 1982: i primi allestitori del presepio: Gruppo di Ricerche Minerali (GRM con Ronchi Edio, Marchini Luciano) con la locale Pro Loco di allora ( Lugherini Mario, Aldini Enio) (foto archivio Santandrea
Nel 1983 il presepio fu composto da due scene in due grotte. Questa è la scena, oltre la natività che faceva parte del secondo presepio (foto archivio Santandrea)
L'Anno successivo i visitatori furono 5000 e si prospettava un problema della sicurezza all'interno delle grotte. Così nel 1985, sotto la guida di Enzo Lucchi, dottore in scienze geologiche, l'antica miniera fu chiusa per realizzare i lavori di consolidamento e l'uscita di sicurezza realizzata mediante un camino di aerazione già esistente nella miniera.
Nel 1985 iniziarono i lavori di consolidamento e messa in sicurezza delle grotte per ospitare un più grande presepio e i suoi visitatoti. Per prima cosa fu ripulito e svuotato il tunnel principale della Miniera che vedete in foto
Sempre nel 1985, nella grotta cosiddetta " del lago", fu messa la transenna di protezione davanti al fiume sotterraneo di acqua solfurea , nel tratto visibile profondo circa 3 metri, per impedire che la gente ci potesse cadere.
Sempre nel 1985, dove prima c'era una grande salita fatta di sassi e terra, dove un tempo scorrevano i carreli sulle rotaie, fu realizzata la scala che porta al secondo livello superiore delle grotte.
Nel medesimo anno, davanti alla suggestiva "Sala del trono" fu saldata una inferiata in ferro per impedire ai visitatori che danneggiassero le stalactiti e le stalagmiti in formazione. Grazie a questo accorgimento oggi le stalactiti in alto sono più lunghe di qualche millimetro.
All'interno dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza del 1985 fu realizzato anche un " percorso alternativo" che permette la visita alla Sala del Trono e alla grotta cosiddetta " dei cantieri abbandonati". Tale percorso alternativo fu attivo solo nel 1988 e non più visitabile dal pubblico. Tale percorso è attualmente in lavorazione e sarà riaperto per il Natale 2022.
Pe rendere maggiormente sicure le grotte al passaggio dei visitatori, fu realizzata nel 1985 l'uscita di sicurezza, utilizzata ai giorni nostri come uscita del Presepio. Ai tempi della miniera in funzione, esisteva un camino di aeriazione che portava aria dentro le grotte. La pro Loco e il gruppo di Ricerca Minerali impiegarono una settimana per traforare l'uscita utilizzando lo sbocco del camino.
Nei punti neccessari, nel 1985 furono realizzate delle colonne portanti per impedire eventuali smottamenti e crolli di massi dal soffitto. L'operazione fu diretta sotto l'osservanza delle indicazioni del Geologo Dot. Enzo Lucchi. Le colonne portanti ( vedi foto sopra) venivano realizzate utilizzando putrelle in ferro all'interno e ricoperte di cemento e sassi per non turbare l'insieme naturalistico e ambientalistico delle grotte.
1986
LA RICHIESTA DI FARE IL PRIMO PRESEPIO ANIMATO
E così, terminati i lavori di messa in sicurezza della miniera, il presidente della Pro Loco e il Parroco Don Libero, assieme ad Agostino Costa che aveva trascorso molte giornate per preparare le grotte al nuovo allestimento, si rivolsero a Davide Santandrea, premiato al Congresso dell'Associazione Amici del Presepio dal Presidente Angelo Stefanucci, il 28 settembre 1986, chiedendogli di allestire per il Natale 1986 il suo grande presepio animato. nelle Grotte della Zolfatara di Predappio Alta. Davide Santandrea era stato a loro raccomandato da Padre Giovanni Lambertini, direttamente al congresso.
Santandrea però era già stato prenotato dal famoso giornalista Paul Chaland, organizzatore del Natale a Parigi, per l'allestimento di un grande presepio nella piazza municipale "Hotel de Ville" di Parigi in Francia. ( vedi foto dell'articolo)
1986
IL PRESEPIO DI ANDREA FONTANA
Così la Pro Loco e il parroco dovettero ripiegare per il 1986 all'allestimento del presepio della zolfatara da parte dello scultore lughese Andrea Fontana, dietro la raccomandazione di Padre Lambertini di " stare molto attenti " per il fatto che lo scultore era stato espulso dall'Associazione Italiana Amici del Presepio dal Presidente Stefanucci per comportamenti inappropriati e anche nei confronti di Padre Lambertini lo scultore non si era comportato nel migliore dei modi.
Dell'allestimento del Presepio della Zolfatara del 1986 pubblichiamo le foto scattate dal Parroco Don Libero Gardelli ( e regalate a Davide Santandrea nel 1987 per l'archivio dei Presepi in Romagna) e i 4 articoli giornalistici che l'archivio sui presepi in Romagna ( realizzato da Davide Santandrea dal 1982) aveva trovato e conservato.
RASSEGNA STAMPA 1986
Nelle immagini sotto i quattro articoli giornalistici che parlarono del presepio della Zolfatara allestito da Andrea Fontana e le foto del presepio rese disponibili da Don Libero Gardelli all'Archivio fotografico dei Presepi in Romagna con il materiale fotografico raccolto negli anni da Davide Santandrea.
Nota: lo stesso identico presepio, ad esclusione della scena di Magi ispirata al Gesù di Zeffirelli, ma con l'aggiunta di alcune nuove scene legate all'astrologia e all'esoterismo, fu esposto da Andrea Fontana anche nel 2018 e 2019.
Video di Teleromagna del Presepio della Zolfatara di Predappio allestito nel 1986 da Andrea Fontana
1987:
CON L'ALLESTIMENTO DI SANTANDREA ESPLODE IL SUCCESSO DEL PRESEPIO DELLA ZOLFATARA
L'allestimento del Presepio da parte di Fontana non soddisfò l'allora Pro Loco.
Le visite raggiunsero i 12 mila visitatori ( dati delle cronache riportate sui giornali), ma il nuovo presidente della Pro Loco Giuseppe (Pino) Nicolucci era convinto che si poteva fare ancora di più.
Per richiamare più gente occorreva chiamare un presepista che fosse già conosciuto in Italia e all'estero. E il nome di Davide Santandrea, che era stato premiato al Congresso dell'Associazione Amici del Presepio a Faenza nel 1986 dal presidente nazionale Angelo Stefanucci, ritornò subito in mente soprattutto perché il giovane presepista aveva fatto parlare di sé e dei suoi presepi le cronache francesi e quelle di New York.
Nelle foto sopra il presepio della zolfatara 1987 allestito da Davide Santandrea ( Archivio Santandrea)
E così Nicolucci inviò una "commissione del presepe" a Ravenna a rintracciare il Presepista Santandrea. Don Libero, Costa Agostino, Padre Lambertini assieme ad altri membri della pro loco, si recarono una domenica di Giugno 1987 a Ravenna, dove Davide Santandrea aveva in quel tempo il suo laboratorio artistico e dove costruiva i suoi presepi, allestendo da tanti anni il noto presepio animato della Basilica di San Francesco, che custodisce le ossa del poeta Dante Alighieri, pregandolo nuovamente di accettare l'allestimento del Presepio nella Zolfatara.
Padre Lambertini che lo aveva raccomandato alla Pro Loco s'impegnò, nel momento in cui Davide non avrebbe più potuto allestire il presepio, a farlo lui.
La foto della Natività animata realizzata da Davide Santandrea nel 1987. Questa foto della suggestiva natività verrà stra-usata dai quotidiani e giornali che parlano del presepio negli anni a venire. (Archivio Santandrea)
E così nel 1987 all'interno delle grotte dell'antica miniera, appare il primo grande presepio, che a differenza di quello del 1986, era completamente animato e costruito da Santandrea, grande quanto tutta la vastità delle grotte. Già da subito si notò la differenza: 12 scene animate al posto delle 7 scene del 1986; Tutte le scene erano composte da figure animate a differenza del minor numero di animazioni dell'anno prima. E ancora l'ampliamento delle grotte, i lavori di consolidamento seguiti dal dottor Geologo Enzo Lucchi, l'illuminazione colorata per creare effetti suggestivi nelle grotte.
In quell'anno iniziarono anche gli allestimenti presepistici a tema, per tanto il primo presepio animato tematico fu dedicato alla figura di Maria e all'ecologia.
Il successo fu strepitoso. Quello che suscitava la massima attenzione da parte della stampa, tv e dei tantissimi visitatori era il fatto che l'antica miniera di Zolfo ospitasse un gigantesco presepio che, oltre la sua bellezza e suggestività, l'anno successivo sarebbe stato trasportato a San Diego in California dove avrebbe fatto parte del "Presepio più grande del Mondo" a cui Santandrea stava già lavorando dal 1985.
Santandrea allestì nella miniera proprio il presepio che era stato ordinato niente meno dagli studi della Paramount che assieme ad altri avevano organizzato l'allestimento del grande presepio di San Diego in California.
L'autore decise così di presentare il grande presepio californiano prima della sua partenza per gli Usa usando le grotte della zolfatara come trampolino di lancio. Fu questo il motivo per cui Santandrea, come riportò l'articolo sul quotidiano "LA NOTTE" di Milano intitolato " IL PRETE E I ROSSI NELLA CITTÀ' DEL DUCE FANNO IL PRESEPIO PIÙ' GRANDE DEL MONDO" (vedi rassegna stampa), chiese un prezzo molto basso per l'allestimento alla Pro Loco più il vitto e l'alloggio durante l'allestimento. Proprio perché il presepio era già stato acquistato dagli Americani e a Santandrea serviva solo una grande pubblicità per il lancio.
In quell'anno la pro Loco mise in piedi un ufficio stampa davvero funzionale, Il presidente Nicolucci incaricò il giornalista Alberto Ancarani a dirigere l'ufficio stampa della Pro Loco e comunicati stampa furono inviati in ogni angolo d'Italia. Gli articoli stampa, ben 65 articoli in tutta Italia e all'estero, superarono di gran lunga i pochi usciti l'anno prima sul presepio dello scultore Lughese.
Parlarono del presepio tanti quotidiani e riviste nazionali, qui ne riportiamo solo un esempio: Il Resto del Carlino, Il Corriere Adriatico, L'Unità, L'Osservatore Romano, L'Avvenire, Il Giorno, La Notte, Il Giornale, Libero, La Sicilia, Il Padovano, La Repubblica, Il Corriere della Sera, il Messaggero, il Messaggero di S.Antonio, L'Espresso, Epoca, La Stampa, il Tempo.
A livello locale i giornali che pubblicarono articoli sul presepio erano: Romagna Sera, Il Gazzettino di Rimini, Il Corriere di Romagna, Il Risveglio 2000 (Ravenna)
Papa Giovanni Paolo II, venuto a conoscenza di quanto si stava facendo a Predappio Alta, rilasciò una benedizione apostolica al presepio della Zolfatara, all'autore Davide Santandrea e alla pro Loco predappiese. Alla conclusione del Presepio il Presidente Nicolucci esclamò, durante la cena organizzata per tutti coloro che avevano lavorato e contribuito al successo del Presepe, che il presepio allestito da Santandrea aveva superato i 50 mila visitatori!
Nel febbraio 1988 il presepio fu smontato, inserito all'interno di container, ed inviato a San Diego in California. Santandrea si trasferì in estate a San Diego per curare personalmente l'allestimento delle prime scene e del primo tratto di percorso del presepio Californiano. A questo punto credo sia giusto raccontare anche un fatto curioso per sottolineare la spettacolarità del presepio della Zolfatara: una delegazione americana di San Diego, inviati dalla Paramount, venne in "sordina" ( Solo Santandrea ne era a conoscenza) a vistare il presepio da loro acquistato che era allestito nelle grotte della Zolfatara. Ne rimasero talmente entusiasti che a San Diego riprodussero l'ambientazione sotterranea delle grotte della zolfatara di Predappio, ma ancora più grande delle grotte predappiesi per un percorso totale di 750 metri. L'americanata se così vogliamo chiamarla, fu quella di far visitare al pubblico il presepio nelle grotte sotterranee per metà tragitto in barca, in un fiume artificiale sotterraneo, e l'altra metà del tragitto su dei carrelli da miniera a 4 posti su rotaia, proprio come quando nella storia della miniera della Zolfatara scorrevano i carrelli all'interno della miniera per trasportare le pietre con lo zolfo.
Un altra storia curiosa riguardo il presepio della Zolfatara allestito a San Diego riguarda la premiazione da parte dell'allora Presidente Americano Bill Clinton. Il presepio californiano allestito permanentemente a San Diego, ogni tre anni viene rinnovato con l'aggiunta di nuove scene create da Santandrea. L'accordo tra Santandrea e l'organizzazione porta il presepio ad essere ampliato di nuove scene ogni tre anni.
Anche il presepio allestito nella zolfatara nel 1988, fu venduto agli Americani. Il presepio californiano raggiunse così una dimensione mai vista nel mondo. E ogni anno sono milioni di persone che visitano il presepio californiano. Il successo strepitoso fu talmente grande da cogliere l'attenzione del Presidente Americano Bill Clinton e la sua famiglia. E così i coniugi Clinton fecero visita al presepio Californiano e ne rimasero talmente affascinati tanto da voler realizzare una cena alla casa bianca invitando tutto lo staff che lavora costantemente nel presepio e il suo autore - ideatore.
Detto fatto. Davide Santandrea, ancora residente a Ravenna, fu prelevato da due guardie del corpo messo sull'aereo in destinazione della Casa Bianca. Molti articoli americani ma anche italiani raccontarono i fatti. Qui riportiamo un trafiletto tratto dalla rivista "Guide Magazine". Nei fatti Santandrea è l'unico presepista e artista italiano ad essere stato invitato alla Casa Bianca da un presidente americano.
Sopra tre pagine della Rvista Nazionale"GUIDE MAGAZINE" del 2002 che riporta la storia del presepio Californiano e Davide Santandrea alla Casa Bianca, ospite del Presidente D'America Bill Clinton
Tornando alla Zolfatara, la notte di Natale il parroco del Paese Don Liberò svolse la Santa Messa della nascita di Gesù all'interno delle grotte del Presepe, per tutti i paesani. Poi finita la messa ci fu la visita guidata da parte di Santandrea al presepio.
Infine, durante il pranzo di conclusione del presepio e per ringraziare tutti coloro che vi avevano lavorato, il presidente Nicolucci si alzò in piedi, richiamò l'attenzione dei presenti e comunicò ufficialmente, con dati alla mano, che i visitatori del presepio 1987 erano stati 50.000 !
Subito un enorme applauso invase la sala del ristorante.
A conclusione del presepio i giornali riportarono l'enorme successo e la piena soddisfazione della Pro Loco e dell'autore Santandrea.
1988
REPETITA IUVANT CON IL SUCCESSO DEL SECONDO PRESEPIO DI SANTANDREA
Visto il successo del presepio 1987 il presidente della Pro Loco Giuseppe Nicolucci non si lascia assolutamente scappare per il 1988 l'autore Davide Santandrea a cui viene assegnato un nuovo contratto di allestimento del presepe.
Il presepio del 1988, allestito da Santandrea, è la riconferma del successo strepitoso del presepio 1987 con altri 60 mila visitatori. Il presepio fu fatto ancor più grande. Santandrea riuscì ad allestire in quell'anno ben 14 scene, due in più rispetto l'anno precedente.
Nelle foto sopra alcune immagini delle scene del presepio della Zolfatara che Davide Santandrea ha allestito nel 1988 (archivio Santandrea)
Il tema dedicato al presepio del 1988 era un messaggio attualissimo: "Contro la Violenza ai Minori" e si chiese pure la collaborazione del Telefono azzurro. Ma quel presepio segnò anche il divorzio tra il gruppo Speleo Club forlivese (Gruppo Ricerca Minerali GRM) e la Pro Loco che assieme avevano gestito il presepio del 1987.
E di fatto fu proprio il gruppo Speleo Club forlivese nelle persone di Elio e Luciano a svolgere, dietro la direzione del Geologo Lucchi, gran parte dei primi lavori di consolidamento delle grotte. Successe così una lite furibonda tra Elio e "Lucianino" del gruppo Speleo Club Forlivese e il presidente della Pro Loco Nicolucci.
L'oggetto della lite era la futura gestione delle grotte della Zolfatara di Predappio. Alla fine anche Agostino Costa che più di tutti nell'anno 1987 aveva aiutato Santandrea nell'allestimento del presepe se ne andò amareggiato per la lite. Fu allora che le grotte della zolfatara passarono sotto l'esclusiva gestione della Pro Loco di Predappio. Tuttavia le liti non influirono affatto sul successo del Presepio.
Il pomeriggio della vigilia di Natale, verso sera, il parroco del Paese Don Libero organizzò una fiaccolata con i visitatori che partirono dalla piazza di Predappio Alta fino a giungere alle grotte.
L'oggetto dell'attenzione della stampa, oltre alla bellezza e suggestività del nuovo presepe, fu dettato anche dal fatto che l'autore decise di entrare nel seminario francescano a Longiano per diventare frate e confratello di Padre Lambertini. Lo chiamarono il "Presepio dei Miracoli", come ricorda un articolo sul resto del Carlino, in quanto si disse che il presepio aveva portato la vocazione francescana e sacerdotale all'autore del presepe.
A onor del vero va detto che dopo aver concluso il probandato prima Longiano poi a Villaverucchio e dopo aver fatto il noviziato a La Verna, ed essersi laureato in Teologia a Roma, Davide Santandrea apprende che la sua vocazione non riguarda il sacerdozio ma continuare a fare i suoi presepi animati. Uscirà definitivamente dall'Ordine Francescano, appena completati gli studi senza però mai arrivare al sacerdozio.
1990
L'ARRIVO
DI PADRE LAMBERTINI ALLA ZOLFATARA
L'arrivo del compianto Padre Giovanni Lambertini (Scomparso purtroppo nel 1997),maestro del presepio di Davide Santandrea, nelle grotte della zolfatara fu dettato dal fatto che Santandrea si era ritirato dal fare il presepio per via dell'allestimento di nuove scene al presepio di San Diego i California che richiedevano la sua presenza in loco.
Se nel 1989 il presepio della Zolfatara dedicato al tema della "GIOIA", fu realizzato da Santandrea (con alcuni pezzi suoi) e in parte da Padre Giovanni Lambertini con il suo preziosissimo materiale, è dal 1990 l'anno in cui Padre Giovanni inizia ufficialmente ad allestire il suo bellissimo presepe.
Nelle foto sopra il primo presepio nella Zolfatara fatto da Padre Giovanni Lambertini di Faenza nel 1990 (foto archivio Santandrea)
Nel presepio 1990 collaborarono con il Frate Francescano anche il famoso pittore riminese Italo Paolizzi in qualità di scenografo e il presepista Luciano Garoia, dell'Associazione Amici del Presepio sezione di Forlì, in qualità di Tecnico luci e audio. Anche in questo anno il presepio fu un enorme successo di pubblico, oltre 40 mila visitatori.
1991
IL
PRESEPIO DEL DECENNALE
Il 1991 è la ricorrenza dei primi dieci anni di allestimento del Presepio della Zolfatara.
Essendo Santandrea ancora impegnato in America con il presepio californiano e a Ravenna ad organizzare la prima Rassegna Internazionale del Presepio presso il Seminario Arcivescovile, il presepio del decennale fu affidato nuovamente a Padre Giovanni Lambertini. Il nuovo presepio fu incentrato sul tema della Salvezza. Il presepio decennale è caratterizzato anche da un progetto di Don Libero che, assieme alla Pro loco di Predappio Alta, alla sezione di Forlì dell'Associazione Amici del Presepio, avevano organizzato un dépliant in comune chiamato "Percorsi Natalizi" All'interno del dépliant erano riportati informazioni pubblicitarie sul Presepio della Zolfatara, La mostra dei Presepi nella Rocca di Ravaldino e La Rassegna dei Presepi di Terra Del Sole. Grazie ad una buona pubblicità le tre manifestazioni ebbero grande successo: recita infatti un articolo del Resto del Carlino del 28 dicembre 1991, intitolato "E I PRESEPI FANNO IL PIENO", che il presepio della zolfatara tra Natale e S.Stefano ebbe ben 8000 visitatori, la Rassegna dei presepi alla Rocca di Forlì raggiunse 4000 presenze e la Rassegna di Terra del Sole 3500 visite.
Sempre nel 1991, in occasione del decennale del Presepio, venne realizzato il nuovo parcheggio auto con 300 posti ai piedi del sentiero che porta al presepio.
Anche gli altri allestimenti dei presepi di Padre Lambertini nel 1992 e 1993 furono degni di nota per la loro esclusività e per il grande numero di visitatori
Nelle foto sopra alcune immagini del Presepio Animato che Padre Giovanni Lambertini ha allestito nel 1992
(foto archivio Santandrea)
UN FATTO DRAMMATICO
Un fatto drammatico avvenne nel 1993 che creò subito ansia in tutta la pro loco per la salute di Padre Giovanni Lambertini. Nel smontare il suo presepio il buon frate fece uno sforzo troppo grande che gli causarono gravi problemi alla schiena. Padre Lambertini fu ricoverato immediatamente in ospedale. Dopo qualche giorno i medici dell'ospedale lo rilasciarono comandandogli assoluto riposo a letto e lo invitarono per la sua salute a non fare più grosse fatiche, visto che anche l'età che avanzava. Praticamente il superiore del convento di San Francesco di Faenza, dove Padre Lambertini viveva e faceva servizio come frate e sacerdote, gli ordinò di concludere con il presepio della Zolfatara. Il frate fu costretto a comunicare la decisione alla Pro Loco invitandola a rivolgersi nuovamente al suo allievo di fiducia, Davide Santandrea.
1994
IL
RITORNO DI DAVIDE SANTANDREA NELLA ZOLFATARA
Nel 1994, rinnovato da poco il Consiglio Direttivo della Pro Loco, fu la nuova presidente Martina Castagnoli a ricontattare Santandrea e ad invitarlo ad allestire nuovamente il suo presepio nella zolfatara. Il tema per il presepio 1994 proposto da Santandrea al pubblico è" LA VITA DI GESU' CRISTO: MESSAGGIO DI PACE E SALVEZZA"
Nella foto sopra la Natività del presepio 1994 realizzato da Davide Santandrea ispirata al film "Gesù di Nazareth" del regista Franco Zeffirelli ( foto archivio Santandrea)
Nel presepio Santandrea anticipa con alcune scene quello che allestirà poi a Pasqua 1995: la prima grande "PASSIONE E RESURREZIONE DI GESU'" mai fatta prima d'ora nelle grotte della zolfatara di Predappio Alta.
Il presepio 1994 ottenne molti visitatori oltre 25 mila, ma fu la rappresentazione di Pasqua ad ottenere ancor più visitatori alla grotta.
L'adorazione dei Magi del presepio che Santandrea Davide ha allestito nella Zolfatara nel 1994, spesso utilizzata dai quotidiani e giornali per parlare del presepe. (foto archivio Santandrea)
Sopra: alcune foto tratte dall'allestimento del 1994 realizzato da Davide Santandrea
Video del Presepio della Zolfatara di Predappio realizzato da Davide Santandrea nel 1994
1995
IL
GRANDE ALLESTIMENTO DELLA PASSIONE DI GESU' CURATO DA SANTANDREA
Merita raccontare il primo e l'unico allestimento, quello che molti hanno chiamato "IL PRESEPIO PASQUALE", ovvero la "PASSIONE E RESURREZIONE DI GESU'" all'interno della Grotte della Zolfatara e allestito nella Santa Pasqua 1995.
L' idea della rappresentazione pasquale nella zolfatara fu di Davide Santandrea ma si ricollega alla lettera che Don Libero scrisse a Santandrea nell'agosto 1987 dove accennava di parlargli di un possibile allestimento pasquale.
L'allestimento pasquale fu un grande impegno lavorativo per Santandrea. Realizzare ben 16 scene all'interno della Zolfatara tutte incentrate sulla storia di Gesù Cristo, sino alla Resurrezione, nessuno l'aveva mai fatto prima d'ora nella vecchia miniera.
Il lavoro fu poi ricompensato da 45 mila visitatori. Un successo dovuto anche alla novità di poter visitare le grotte fuori dal periodo natalizio, in un periodo dell'anno più caldo come la primavera. La Passione di Gesù venne aperta il 9 aprile e rimase visibile fino al 25 aprile, festa della liberazione.
Nelle foto sopra alcuni immagini della Rappresentazione pasquale della PASSIONE DI GESU' realizzata per Pasqua 1995 nella Zolfatara da Davide Santandrea
GLI ALTRI PRESEPI DI SANTANDREA FINO AL 2000
A seguito Santandrea allestì i presepi della Zolfatara nel 1995 ( dedicato al tema della FAMIGLIA), del 1996 (Dedicato al tema "NASCITA ED INFANZIA DI GESU", nel 1997 (dedicato al tema "I MESSAGGI DI PACE E DI SALVEZZA DALLA STORIA DELLA BIBBIA"), NEL 1998 ( dedicato al tema sulla "MARIA MADRE DI GESU'"), nel 1999 ( dedicato al "GIUBILEO DEL 2000") ed infine nel 2000 ( dedicato al tema "STORIA DELLA VITA DI SAN GIUSEPPE")
Il video del Presepio della Zolfatara del 1995 - 1996 allestito da Davide Santandrea
Il video del Presepio della Zolfatara 1997 -1998 opera di Davide Santandrea
Il video del Presepio della Zolfatara 1999 - 2000 realizzato da Davide Santandrea
Il video del Presepio della Zolfatara 2000-2001 opera di Davide Santandrea
2001
IL PRESEPIO NELLA ZOLFATARA ALLESTITO DALLA FAMIGLIA GUALTIERI DI MONTIANO
Dal 2001, per decisione della Pro Loco, e del suo nuovo presidente neo-eletto Gastone Turci, il presepio della Zolfatara cambia autore. Ad allestirlo ora è la famiglia Gualtieri di Montiano, nota a Montiano e a Cesena per i suoi bellissimi presepi meccanici e scenografici. Per 14 anni la Famiglia Gualtieri, rappresentata dal babbo Quarto, dalla moglie e dai figli Marco e Caterina, sono impegnati ad allestire il loro presepio nella zolfatara, ogni anno sempre più bello e ricco di movimenti, richiamando tantissimi visitatori da ogni parte d'Italia. Tanti i temi affrontati nel presepio dagli autori, mi piace ricordare il tema della " DONNA" del presepio 2012, oppure il tema degli "ANGELI" del 2009, e ancora il tema "DIO SI RIVELA ALL'UOMO PER SALVARLO" dell'allestimento del 2007 di cui sono conservati i dépliant nell'archivio presepistico di tutti i presepi realizzati negli anni in Emilia Romagna, realizzato con cura e ricerca da Davide Santandrea.
Qui sotto è disponibile una galleria di alcune immagini tratte da presepi che la famiglia Gualtieri ha allestito negli nelle grotte della Zolfatara (foto tratte dall'archivio fotografico dei Presepi in Romagna)
Video del presepio della Zolfatara allestito dalla Famiglia Gualtieri nel 2007
Video del Presepio della Zolfatara del 2007 allestito dalla Famiglia Gualtieri
2015
IL
RITORNO DI DAVIDE SANTANDREA PER LA TERZA VOLTA
Non siamo a conoscenza della motivazione che spinse di nuovo la Pro Loco e il nuovo presidente Davide Zoli a cambiare nuovamente allestitore del presepio, quando il presepio andava molto bene e visitato sempre da molte persone. La famiglia Gualtieri ha sempre allestito magnifici presepi e il cambio d'autore nessuno se l'aspettava.
Quello che possiamo raccontare è invece quello che successe a Davide Santandrea, quando una sera si recò a cena con i suoi amici alla Bruschetteria "Anni 30" di Predappio alta e, mentre stava cenando, arrivò il gestore del locale, socio della pro loco, chiedendo a Santandrea, davanti a tutti gli amici, se aveva piacere di ritornare alla Zolfatara ad allestire il suo presepe. Certamente Santandrea rimase un po' perplesso di siffatta domanda così improvvisamente a cena e davanti agli amici.
E soprattutto pensava che fossero ancora i bravissimi Gualtieri ad allestirlo. Dopo appena tre giorni la pro loco telefonava a Santandrea, che già si era trasferito a Meldola (FC) invitandolo ad allestire il suo presepio nuovamente nella zolfatara. E così nel 2015 Santandrea ritorna con un nuovo presepio, che gli anni precedenti era stato già allestito nelle Grotte Tufacee di Santarcangelo di Romagna.
Il Tema per il presepio del 2015 proposto da Santandrea è "LA GRANDE STORIA DI DIO" Nel presepio DIO veniva rappresentato attraverso i culti e le fedi dei popoli: i Sumeri lo chiamavano e lo veneravano come En.Ki appartenente agli Anunnaki (Elohim ), gli Egiziani lo chiamavano Atum-Ra, mentre per gli Ebrei il Dio dell'Antico Testamento era chiamato Yahweh. Per tanto la presenza di Dio è presente in tutte le successive scene del presepio: nella storia di Noè, poi in quella di Abramo sino alla storia di Mosè. Il presepio fu visitato da circa 20000 visitatori.
Nel 2016 Santandrea mette in visione nelle grotte della miniera il presepio di 18 scene incentrato sulla "STORIA DELLA SALVEZZA" partendo dalle scene tratte dall'antico testamento dedicate ai profeti, sino ad arrivare alle apparizioni mariane.
Nel presepio del 2017 il tema che Santandrea dedica al presepio della Zolfatara è la figura di " SAN GIUSEPPE" e riporta gran parte delle scene presepistiche incentrate sul personaggio.
Il video del Presepio della Zolfatara che Davide Santandrea ha allestito nel 2015 (Video a cura di Romagna TV)
Il video del Presepio della Zolfatara che Davide Santandrea ha allestito nel 2016
Video del Presepio che Davide Santandrea ha alletito nella Zolfatara per il Natale 2017
2018
IL
RITORNO DELLO SCULTORE LUGHESE
Con l'elezione del nuovo consiglio direttivo della Pro Loco di Predappio viene eletto il nuovo presidente nella persona di Francesco Colamonaco e ancora una volta la Pro Loco decide di cambiare autore al presepio della Zolfatara.
L'idea iniziale era quella di chiamare ad allestire il presepio un gruppo di artisti presepisti napoletani. Ma poi l'idea naufragò dopo che la pro loco prese atto che nessun napoletano si sentiva di allestire il presepio.
Rendendosi conto di non riuscire a trovare nessun altro presepista che volesse impegnarsi in tale allestimento, decise di rivolgersi allo scultore Andrea Fontana, malgrado le polemiche e i litigi che lo scultore lughese fece con la pro loco nel 1986.
E così nel 2018 nelle grotte della Zolfatara di Predappio Alta ritornò Andrea Fontana, che pubblicizzò il suo presepio come un allestimento che deteneva dei primati addirittura "mondiali" illudendo così i non pochi visitatori per l'opera "povera" e "semivuota" che trovarono davanti ai loro occhi.
Quando il presepio aprì le porte i visitatori poterono vedere che si trattava dello stesso presepio che il lughese aveva allestito nel 1986 con l'aggiunta di scene esoteriche ed astrologiche che con il presepio centravano come i " cavoli a merenda". Molti dei visitatori presero atto di quanto il presepio di Fontana fosse molto diverso dalle precedenti e gloriose edizioni allestite da (in ordine cronologico) Santandrea, Padre Giovanni Lambertini e la Famiglia Gualtieri.
Ma soprattutto quelle scene legate all'esoterismo e all'astrologia e altre che sembravano tratte da un film di fantascienza fecero storcere il naso a parecchi visitatori. Tanti visitatori del presepio della Zolfatara che andarono a visitare anche il presepio animato itinerante che Santandrea aveva allestito a Castelnuovo, nella vicina Meldola, chiesero per quale motivo non ritornasse lui alla Zolfatara. L'artista rispondeva sempre che il suo ritorno alla Zolfatara non dipendeva assolutamente da lui.
Nell'allestimento del 2019, sempre fatto da Andrea Fontana i visitatori della Zolfatara si ridussero a poche migliaia.
Fatto sta che a fine gennaio del 2020 avviene, per qualche problema e per le solite polemiche, la rottura definitiva tra Andrea Fontana e la pro loco di Predappio. Fontana prende ad offendere la pro loco che lo aveva lasciato a casa su una sua pagina Facebook, (https://www.facebook.com/Arte-Cultura-di-Andrea-Fontana-447914228565903) dove riportiamo testuali parole:
"SI SONO CONCLUSI GLI ALLESTIMENTI ARTISTICI A PREDAPPIO ALTA, in seguito al comportamento dei membri della Pro Loco del luogo, che mi hanno dimostrato di avere poco cuore ed ancora meno cervello..."
e poi ancora sulla pagina facebook del "Presepio poliscenico Meccanico", Andrea fontana scriveva in altro articolo (testuali parole):
"Il rapporto con la Pro Loco di Predappio Alta si è concluso, dopo due anni di allestimenti realizzati completamente da Andrea Fontana e che sono stati molto piaciuti dal pubblico proveniente da varie regioni d'Italia, ma purtroppo la gestione dei pochi membri del consiglio della Pro Loco è stata a dir poco penosa e non ha offerto alternative ad Andrea Fontana per concludere i rapporti. "
Sorvoliamo sul fatto che Andrea Fontana abbia cercato con la sua frase " SI SONO CONCLUSI GLI ALLESTIMENTI ARTISTICI A PREDAPPIO ALTA" di avvisare in qualche modo i visitatori che alla zolfatara di Predappio il presepio non si sarebbe fatto più, come se lui fosse l'unico presepista in grado di allestire il presepio nelle grotte. Ma soprattutto a dire che il presepio non si farà più non spetta allo scultore lughese ma semmai al presidente della pro loco.
Chi scrive è dell'idea che un presepio può piacere o non piacere ma non per questo si deve scaricare la colpa delle critiche alla Pro Loco.
Inoltre sempre con l'intenzione di polemizzare, ma questa volta con Davide Santandrea, Andrea ha pubblicato un articolo falsificando la storia del Presepio della Zolfatara con fatti non reali e modificati per il suo tornaconto. In merito si riporta la risposta di Santandrea allo scultore lughese sul suo sito personale https://presepi-e-arte-sacra-santandrea.webnode.it/certe-bugie/ specificando la vera storia del Presepio della Zolfatara con foto, articoli e prove alla mano.
Riguardo alle foto e articoli sui presepi 2018 e 2019 non stiamo qui a pubblicarli in quanto si tratta di una riesposizione del Presepio che lo scultore Lughese aveva allestito nel 1986 con l'aggiunta delle scene legate all'esoterismo, all'Astrologia ecc..
2020
NIENTE PRESEPIO ALLA ZOLFATARA PER IL NATALE A CAUSA DELLA PANDEMIA COVID 19
Nel Natale 2020, per causa della pandemia causata dal covid 19 nelle grotte della zolfatara non si allestisce il presepio perché non viene permesso. Invece nella vicina Castelnuovo di Meldola il Comune autorizza l'allestimento della terza edizione del presepio animato poliscenico itinerante allestito in più quadri. Fortuna vuole che le scene del presepio, pur essendo allestite all'interno dei spazi disponibili , potevano essere visitate all'esterno in strada. E così si raggiunse la sicurezza per cui il presepio di Santandrea fu autorizzato ad aprire.
Nel contempo è cambiato nuovamente il consiglio direttivo della Pro Loco ed è stata eletta la nuova presidente Barbara Lucchi gestore assieme a Riccardo del ristorante "La Vecia Cantena d'la Pre' - Ca' de Sanzves" e amica di Davide Santandrea.
2021
NON C'E DUE SENZA TRE E LA QUARTA VIEN DA SE! SANTANDREA RITORNA ALLA ZOLFATARA PER LA QUARTA VOLTA
Davide Santandrea, verso i primi di maggio 2021, molto tempo dopo i problemi con Andrea Fontana, venuto a sapere di quel che era successo con lo scultore Lughese, contatta su Facebook la nuova presidente Barbara Lucchi, affermando di essere dispiaciuto per quanto era successo con Fontana e dal momento che ad essere la nuova presidente della Pro Loco è un'amica, dà nuovamente la sua disponibilità ai nuovi allestimenti del presepio.
Lunedì 17 Maggio Santandrea, invitato dalla Pro Loco, si reca alla "Cantina" di Predappio Alta per parlare con la presidente Barbara Lucchi per proporre il progetto del nuovo allestimento natalizio incentrato sul Tema: "GESU' UOMO DI PACE E DI SALVEZZA" attraverso l'allestimento di 16 scene, numero di scene mai raggiunto prima, più altre due novità che potrebbero portare nuova vita a Predappio Alta: l'idea di fare il museo delle miniere permanente dentro un l'ala della Zolfatara mai utilizzata per il presepio e visitabile turisticamente, e un film sulla storia di Predappio Alta, essendo egli un regista cinematografico affermato.
GLI AIUTANTI DEL PRESEPIO DELLA ZOLFATARA
Molti paesani e iscritti alla Pro Loco hanno aiutato negli anni Davide Santandrea e gli altri autori nell'allestimento del presepio nella Zolfatara. Alcuni di loro sono oggi purtroppo scomparsi ma li vogliamo qui ricordare:
Agostino Costa, Marino, Edio, Enio, Lucianino, Daniele, Leonardo Bartoletti, Castagnoli, Arnaldo Rossi, Glauco, Gano, a cui vanno a tutti il più grande ringraziamento e ricordo dell'autore.